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Da ingegnere elettronico a sindaco di Napoli: la parabola di Mason Rocca

Da Princeton University sono passati Benjamin Rush, uno dei firmatari della dichiarazione d'Indipendenza, due presidenti degli Stati Uniti ed una first lady, Michelle Obama. Oltre a trentasei premi Nobel ed a diciannove premi Pulitzer. Poi, un premio Oscar, un Hall of Famer NBA (Bill Bradley, ndr) ed... un sindaco di Napoli, Richard Mason Rocca.

Il Princeton Offense

Fin dalla tenera età di otto anni, Mase gioca a baseball, football e soccer, avvicinandosi gradualmente alla palla a spicchi. Nella sua cittadina natale (Evanston, ndr) frequenta l'high school (dove conosce sua moglie, Corinne, ndr), indossando la canotta della squadra di basket locale. Poi, entra al college del New Jersey, che lo nota per le sue spiccate doti matematiche, le quali gli permettono di conseguire una laurea in ingegneria elettronica. Lì si adatta al "Princeton Offense". Tale sistema di gioco si basa sul concetto di insieme. Tutti devono saper passare, tirare e palleggiare. Inoltre, devono esserci sempre le spaziature giuste. Tali nozioni lo aiuteranno ad adattarsi alla pallacanestro europea.

Dall'Ibl alla Serie A

Dopo una stagione in Ibl ai Trenton Shooting Stars, che lo chiamano con l'ultima scelta nel draft del 2000, decide di intraprendere un'avventura in Europa, accettando la proposta della Sicc Jesi, che lo aveva visionato tramite i coach, Andrea Mazzon e Gigio Gresta. Nelle Marche resta fino al 2004, quando raggiunge, dopo una entusiasmante serie di playoff contro Castelmaggiore, una storica promozione in Serie A. In quell'annata Mason mette insieme cifre straordinarie (15.5 punti, conditi da 10.9 rimbalzi ad allacciata, ndr).

L'arrembaggio al tavolo delle grandi

In seguito, accetta le avance della Pompea Napoli. All'ombra del Vesuvio rimpingua la panchina di una società che penserà in grande, riuscendo a far breccia nei cuori degli aficionados partenopei. Nella storia della Società Sportiva Basket Napoli è secondo per numero di presenza (148) soltanto a Mimmo Morena (185). Inoltre, si piazza sul secondo gradino del podio anche nella classifica dei punti realizzati (1594, ndr). Nella stagione 2005/06 conquista la Coppa Italia ed arriva fino alle semifinali scudetto. Nell'annata successiva, il sindaco (18 voti durante le elezioni per il primo cittadino napoletano, ndr) disputa la sua prima Eurolega.

Davide e Golia

Nell'estate del 2006, coach Recalcati lo convoca per i Mondiali in Giappone. In sei partite totalizza 6.3 punti, 5 rimbalzi ed 1.2 stoppate di media. Nella sua prima apparizione ufficiale con la canotta della nazionale italiana dà vita ad un duello memorabile con Yao Ming. L'italoamericano cerca di non fargli arrivare il pallone, girandogli intorno e dandogli fastidio come una mosca, riuscendo a limitare il colosso cinese.

«Il capitano perfetto»

Nel 2008 si trasferisce a Milano. «Non prometto risultati, ma di dare sempre il massimo, quando sarò chiamato sul parquet per cercare di aiutare la squadra a vincere». Poche, semplici, parole che conquistano l'ambiente milanese. Infatti, Dan Peterson, tornato sulla panchina lombarda, lo definisce «l'identikit del capitano perfetto: leader, esempio, squadra, cuore, uomo».