Lynnafferrabile

GeVi Napoli bella a metà: illude fino al 25′, ma crolla contro l’Unahotels Reggio Emilia 102-90

CASALECCHIO DI RENO (BO) - Partita dai due volti per la Generazione Vincente Napoli Basket, che all'Unipol Arena dà spettacolo fino al 25'. Poi, la compagine del coach, Pino Sacripanti si spegne, smettendo di lottare e subendo il veemente ritorno dell'Unahotels Reggio Emilia, che riesce a chiudere anticipatamente i conti (102-90, ndr). Top scorer per i partenopei Josh Mayo, autore di 22 punti (3/5, 5/6, ndr) a referto (20 di valutazione, ndr). In doppia cifra anche McDuffie (16), Rich (14) e Velička (12).

Inizio convincente

Starting five per la GeVi formato da Mayo, Rich, Parks, McDuffie ed Elegar. Partenza sprint dei padroni di casa che piazzano un parziale di 9-0, interrotto dai quattro punti filati di Mayo. Al 5' Olisevičius guida i reggiani sul 13-6. Però, gli ospiti non demordono e effettuano il sorpasso con Rich. Al 10' la tripla sulla sirena di Crawford vale il 26-27. All'inizio del secondo periodo regna l'equilibrio. Poi, gli azzurri pigiano il piede sull'acceleratore, andando all'intervallo lungo sul 43-52 grazie al duo McDuffie-Velička.

Ripresa complicata

Al rientro sul parquet gli attacchi prevalgono sulle difese. Gli emiliani danno il via alla propria, clamorosa, prestazione al tiro e al 30' vanno sul +6 (78-72) con il canestro sulla sirena di Crawford. Nell'ultimo quarto, nonostante i generosi tentativi dei campani, tre prodezze da dietro l'arco dei 6,75 di Candi nei primi possessi chiudono virtualmente le ostilità. Finisce 102-90.

Unahotels Reggio Emilia – Generazione Vincente Napoli Basket 102-90 (26-27, 43-52, 78-72)

Reggio Emilia: Thompson 11, Hopkins 10, Candi 16, Baldi Rossi 6, Strautins, Crawford 13, Colombo ne, Cinciarini 8, Johnson 8, Olisevičius 20, Bonacini ne, Diouf 10. All: A. Caja

Napoli: Zerini 6, McDuffie 16, Matera ne, Velička 12, Cannavina ne, Parks 4, Marini, Mayo 22, Elegar 8, Uglietti, Lombardi 8, Rich 14. All: P. Sacripanti

Arbitri: Rossi di Anghiari, Perciavalle di Torino, Dori di Mirano

Foto di Stefano Ponticelli