Il pagellone della GeVi Napoli Basket 2021/22: Parks e Zerini top, Pargo flop

9 maggio 2022



GeVi Napoli Basket

Zerini 8: QI cestistico da far invidia alla stragrande maggioranza dei lunghi della Serie A UnipolSai (toc toc Nick Perkinsndr). Una dimostrazione? È il terzo miglior stoppatore (1.2) della regular season senza (quasi mai) saltare. Anno Zero.

McDuffie 7+: Genio e sregolatezza. Per tutto l'arco dell'annata tenta di minare - con ogni artifizio - l'eterosessualità del tifoso tipo della GeVi Napoli Basket. Insomma, citando Nicolò Barella: «Che bel giocatore». Cavallo Pazzo.

Pargo 4: Approda all'ombra del Vesuvio in uno stato psicofisico più consono ai provini di "Vite al limite" che a un go-to guy. Preso (anche) perché capace di giocare bene sotto pressione, commette errori da matita blu nei momenti clou. Ricordate il tiro senza senso all'andata contro la EffeBluff.

Vitali 6: Dimostra grande sangue freddo, azzeccando il grosso delle scelte quando veramente conta. «Mai sottovalutare lo cuore di un campione».

Velička 5=: Parte in quarta, mostrando un primo passo fulminante (sesto per falli subiti - 4.1 - in massima serie, ndr). Poi, col passare delle partite e il salire della pressione si scioglie come neve al sole. Diamante (molto) grezzo.

Parks 8: È il leader tecnico ed emotivo del gruppo. Dopo il meritato (ma intempestivo?) rinnovo smarrisce un po' la via. Però, è un fattore nell'incandescente finale contro la Fortitudo Kigili BolognaLuna Park(s).

Marini 6: Nonostante il gap fisico coi pari ruolo, è sempre l'ultimo ad alzare bandiera bianca. Con 11 punti (2/2 dal campo, 6/7 dalla lunetta, ndr) nell'ultimo quarto è il principale artefice dell'importante vittoria casalinga contro l'Allianz Trieste. Cazzimmoso.

Mayo 6: Chiunque (persino chi l'ha sempre criticato dai tempi dell'A2) avrebbe capito che si sarebbe fatto rimpiangere, dopo la sua personale versione di "The Last Dance" contro i campioni d'Italia della Virtus Bologna. «Core 'ngrato».

Elegar 6: È l'emblema del what if. Sfortunato.

Uglietti 7: Ne servirebbero dodici come lui. Ministro della Difesa.

Lombardi 6=: Nel momento del bisogno (vedi all'Enerxenia Arena o al PalaSerradimigni) si fa trovare pronto, gettando il cuore oltre l'ostacolo. (Quasi) sufficiente.

Lynch 4,5: Non lesina impegno, ma non riesce a mascherare gli evidenti limiti che emergono quando Watt gli fa ballare il tip-tap, usando magistralmente il perno. Goffo.

Gudaitis 6-: Complice la precaria condizione fisica, sembra un pesce fuor d'acqua fino allo spareggio salvezza del PalaDozza. A tal punto, offre una prestazione (offensiva) maiuscola (14+6, ndr), guadagnandosi la pagnotta (e che pagnotta!). Il - perché fa apparire Groselle un attaccante temibile. «Il Guda non è un serpente».

Rich 7=: Lo scorso dicembre vive un momento d'oro. Infatti, viaggia a 24 punti di media, piazzando la zampata in più di una, decisiva, vittoria. Poi, purtroppo, il Covid cala la mannaia sulle speranze di rivedere il nativo di Pensacola in formato mvp. (Forse) il miglior acquisto estivo in rapporto qualità-prezzo. Volpone.

Totè 3: Si candida a un ruolo da protagonista per uno special di "Chi l'ha visto?". Calca il parquet per soli 52', in cui è il fantasma di se stesso (3.3 ppg e 3.5 rpg, ndr). È capace di non togliere il pantalone della tuta nemmeno per lo shooting sponsor. «Il mio lavoro qui è finito».

Coaches

Sacripanti 5+: Da miglior allenatore nel girone d'andata per Eurosport Italia all'esonero. In mezzo nove sconfitte in dieci partite. Tantissima sfortuna, ma anche diversi errori (in modo particolare sul mercato, ndr). Dalle stelle alle stalle.

Buscaglia 6,5: Traghetta la nave in porto. Con il tecnico barese la squadra difende, trova un filo logico. Per di più, con alcune scelte (accantonare Velička e dare fiducia a capitan Uglietti, ndr) dimostra di essere sveglio, scaltro. Veni, vidi, salvi.

Società

6=: Due nei avrebbero potuto compromettere la stagione: l'assenza di uno sponsor importante e coach Sacripanti gm in pectore. Sul primo versante il responsabile marketing, Nicola Tolomei sarebbe al lavoro (si mormorerebbe di MSC Crociere?, ndr). Invece, sul secondo tutto tacerebbe. Tuttavia, va detto che la dedizione, l'impegno e la solidità societaria non sono mai mancate. Pagati errori d'inesperienza e la fretta nel sostituire Mayo ed Elegar (spesi tutti i visti già a novembre, ndr). Lodevole il progetto, "Club dei 100" (nato da un'idea di Michele Amoroso, ndr), col cui contributo si è potuto tesserare un crack come Gudaitis. Step by step.

Tifosi

9: O fridd' 'nguoll.

Foto di Bianca Costantini/Ciamillo-Castoria

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