Ai microfoni di Stefano Prestisimone su Il Mattino l'ad della Generazione Vincente Napoli Basket, Alessandro Dalla Salda fa il punto dei primi, trenta, giorni all'ombra del Vesuvio: «Ci attende una grande sfida. Siamo partiti con tagli magari anche dolorosi, ma necessari. C'erano troppi doppioni, alcuni ruoli inutili in società. Ci vuole una struttura più snella e i primi passi sono stati fatti in questo senso. Ora dobbiamo stringere per il direttore tecnico-sportivo e per il coach. Sto pensando a un ex giocatore con qualità dirigenziali e credo di averlo individuato. Un po' come Maldini al Milan che, poi, è stato affiancato da Massara». Quindi, accanto a lui, ci sarà spazio per un diesse? «Sì, è una possibilità. Solo quando la casella sarà riempita stringeremo per il coach, tenendo presente che abbiamo Pancotto in casa pronto a darci una mano. Ma un paio di nomi importanti tra i tecnici (Banchi e De Raffaele, ndr) ce li ho in agenda».
Grandi cambiamenti anche a livello di roster
«Non ci sono giocatori con contratto. Quindi, la squadra è tutta da rifare. Ma qualcuno potrebbe restare. Uglietti, ad esempio. E non solo lui. Ma questo è un discorso che sarà affrontato con coach e ds».
La GeVi punta davvero in alto
«Un anno di transizione e stabilizzazione. Un secondo anno da prime otto, che vuol dire entrare nelle coppe europee, che sarebbe già un traguardo e porterebbe entusiasmo. E un terzo per lottare a quote più alte. Io ci credo. Anche nello scudetto. Magari ci vorrà qualche anno in più, ma è giusto avere ambizioni in una città così».
Foto di Roberto Serra/Iguana Press