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L'ala della Generazione Vincente Napoli Basket, Elijah Stewart è intervenuta ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: «Sapevamo che a dieci giornate dalla fine sarebbe arrivato il momento decisivo - ha dichiarato nel corso di Timeout -. Abbiamo trovato energia e forza per risalire la classifica. L'annata è stata contraddistinta da tanti cambiamenti nel roster e nella guida tecnica. Nella seconda parte del campionato il gruppo si è solidificato e siamo riusciti tutti a migliorare. Per bilanciare il quintetto iniziale lo staff tecnico ha scelto che partissi dalla panchina. È stata una cosa positiva. Ho avuto modo di giocare tanto e in maniera continuativa».
Tifosi decisivi
«Ho festeggiato alla grande lo scudetto del Napoli. Alcuni tifosi mi hanno coinvolto nelle esultanze. È stato molto divertente. Il supporto del pubblico è stato fondamentale, ci ha trasmesso tanta energia. I supporter sono sempre stati con noi, anche quando le cose sono andate male. Il nostro obiettivo era non deluderli. Sono stati decisivi anche nell'ultima trasferta di Verona. Alla fine della partita siamo saliti in curva per abbracciarli e condividere il momento, ringraziandoli ancora una volta per il loro supporto».
Coach Pancotto
«È stato molto disponibile ad ascoltarci. Ha avuto dei colloqui privati con ognuno di noi. Abbiamo iniziato a lavorare a metà campo, sui dettagli. Abbiamo vinto la prima partita. Poi, nonostante un altro momento di difficoltà, nelle ultime, dieci, giornate ci siamo compattati e sono arrivati i risultati».
Il feeling con la città
«Napoli m'è piaciuta tanto. Mi sono trovato benissimo. Si vive alla grande. Se ci dovessero essere le condizioni, sarei felice di poter rimanere qui. Ora tornerò a casa per riposare e, poi, lavorare per migliorare la mia forma. In passato avevo affrontato squadre italiane con ottimi risultati. La Serie A UnipolSai è molto competitiva, con squadre molto forti. Abbiamo battuto squadre di Eurolega, finendo la stagione con un buon record. La qualità della vita è molto alta, migliore rispetto agli altri posti dove sono stato».
Foto di Alfredo De Lise/Ciamillo-Castoria
