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Llompart e Liguori si presentano: «Onorati di far parte di quest’entusiasmante progetto»

NAPOLI - Questa mattina il responsabile dell'area tecnica sportiva, Pedro LLompart e il ds della Generazione Vincente Napoli BasketPeppe Liguori vengono presentati presso la sala stampa del PalaBarbuto. A introdurre i nuovi dirigenti azzurri è l'ad, Alessandro Dalla Salda: «Ci tengo a fare il quadro di come mi sono mosso in queste settimane e i motivi di queste scelte. Ho dedicato molto tempo all'organigramma societario, che ieri è stato completato. Adesso inizieremo la seconda fase, quella operativa in attesa del nuovo coach. Per l'area tecnica sportiva volevo uno staff di qualità. Ho ragionato a lungo e sondato diverse persone. Ma senza mai trovare la giusta quadra. Pertanto, mi sono chiesto cosa potessi fare. E ho pensato a chi mi ha trasmesso qualcosa negli ultimi anni di carriera. Pedro l'ho avuto a Reggio Emilia e mi disse di voler fare il direttore sportivo in futuro. A tal punto, l'ho contattato, cercando di capire se avesse ancora questo desiderio. Ritengo che abbia personalità, qualità, sia una persona matura, con vent'anni di pallacanestro ai massimi livelli in Europa. È il profilo che cercavo, uno di campo. C'era un problema: non ha ancora il patentino. Un passaggio formale che può fare a settembre. Perciò, ho pensato a chi potesse affiancarlo, con quell'esperienza utile al fianco di un giovane manager. E chi meglio di Liguori? Che coniuga le esigenze del club con quelle di campo. Ha esperienza, personalità ed è una persona seria. Questo staff verrà completato da una figura di scout, che ancora non abbiamo individuato, con deleghe. La scelta di Pedro è molto coraggiosa. Ma io devo avere coraggio, non incoscienza. Ho parlato con Gracis. Mi ha chiesto una settimana per riflettere. Per me, era già finita lì. Invece, con LLompart abbiamo concluso in quarantott'ore. In questa, prima, fase trasferisco la strategia, i principi di lavoro da applicare in una squadra con determinati valori. Un roster dotato di sei italiani e altrettanti stranieri, con una forte identità collettiva. Poi, c'è lo staff che si confronta con l'allenatore. Nella scelta dei giocatori il responsabile è Pedro con aiuto di Giuseppe. Lo scout, poi, darà delle indicazioni. La definizione del budget non è ancora completa. Però, orientativamente per la squadra e lo staff tecnico siamo su un livello di spesa simile a quello dello scorso anno. Pedrito sa che non possiamo rischiare sull'head coach. Non può essere un esordiente, ma qualcuno che abbia già esperienza ad alto livello».

«Priorità al nuovo allenatore»

«Sono onorato di far parte di questo, entusiasmante, progetto - dichiara lo spagnolo -. Al momento la priorità è individuare il nuovo allenatore, che deve avere una grande voglia di venire a Napoli. Stiamo parlando con due, tre nomi (Banchi, Caja e Capobianco?, ndr). Abbiamo un'idea chiara del profilo, ma dobbiamo vedere cosa offre il mercato. Sarà una Napoli italiana. Abbiamo bisogno di qualcuno che lavori sulla crescita della squadra. Ho avuto l'onore di parlare con Cesare Pancotto. Abbiamo deciso di prendere un nuovo coach. Ha un contratto come assistant coach. Saremmo felici che rimanesse. Credo, però, che deciderà dopo aver parlato con il nuovo capo allenatore».

«Emozionato e orgoglioso di ricoprire quest'incarico»

«Sono molto emozionato di ricoprire quest'incarico e di collaborare con Pedro - afferma il diesse -, ragazzo molto serio che - se messo nelle condizioni giuste - potrà fare il meglio per la nostra città. Ringrazio tanto Dalla Salda, un amico prima ancora che l'ad della società. Mi rende orgoglioso poter lavorare - a tempo pieno - a un progetto che con ADS può diventare ancora migliore».

Foto di Roberto Serra/Iguana Press