Il presidente della Generazione Vincente Napoli Basket, Federico Grassi è protagonista sul Corriere dello Sport dopo l'impresa contro la Virtus Bologna: «Non mi piace che si parli solo di me. Siamo in tre a sostenere oneri e onori del rilancio della pallacanestro partenopea: Alfredo Amoroso, Francesco Tavassi e il sottoscritto. Alle nostre spalle cresce una struttura che stiamo cercando di rendere sempre più moderna e funzionale». Sul vivaio: «Siamo orgogliosi di far partecipare una nostra squadra all'European Youth Basketball League, di cui dal 25 al 28 novembre ospitiamo una tappa. La credibilità è la nostra prima, grande, vittoria. Se si pensa che il 17 agosto del 2018, quando alzavamo il telefono, i procuratori nemmeno ci rispondevano, possiamo dire di avercela fatta a dimostrare che la società è seria e ha cancellato brutte pagine del passato».
«Non possiamo permetterci di sbagliare il sostituto di Mayo»
«I diritti televisivi ci portano veramente poco e anche il botteghino non è come per l'Olimpia Milano o le bolognesi - ha affermato il patron dei partenopei -. Ora il PalaBarbuto è un bell'impianto, ma la capienza resta ridotta. Dobbiamo pensare per il futuro a una casa più grande, magari sistemando il Palazzetto dello Sport Mario Argento». Sul post Mayo: «Non possiamo permetterci di sbagliare. Se ce ne sarà bisogno possiamo pensare anche a un extra budget. Un sogno l'avevamo, ma non è stato possibile realizzarlo. Ha cortesemente detto di no. Non giocare le coppe da questo punto di vista rende le trattative più complicate».
Foto di Alfredo De Lise/Ciamillo-Castoria