Guida alla Generazione Vincente Napoli Basket 2022/23

2 ottobre 2022



Piazzamento lo scorso campionato: 14ª in Serie A UnipolSai (record 11-19).

Statistica interessante: Nelle nove partite della gestione Buscaglia la Generazione Vincente Napoli Basket ha subito meno punti (da 84.4 con Sacripanti al timone a 75.9).

Chi in più

David Michineau (Metropolitans 92), Jordan Howard (SIG Strasbourg), Simone Zanotti (Carpegna Prosciutto Pesaro), JaCorey Williams (Jeunesse laïque de Bourg-en-Bresse), Elijah Stewart (Cluj-Napoca), Robert Johnson (Legia Warszawa), Nicolò Dellosto (Tramec Cento), Emmitt Williams (Agua Caliente Clippers), Dīmītrīs Agravanīs (Promitheas Patrasso).

Chi in meno

Pierpaolo Marini (Gruppo Mascio Treviglio), Markis McDuffie (Jeanne d'Arc Dijon Basket), Jordan Parks (Umana Reyer Venezia), Artūras Gudaitis (Panathīnaïkos Athlītikos Omilos), Arnas Velička (NINERS Chemnitz), Leonardo Totè (Carpegna Prosciutto Pesaro), Jason Rich (free agent).

Un ingente restyling

Il primo pensiero del dynamic duo Bolognesi-Buscaglia è stato porre rimedio a uno dei nei dell'ultima annata: un'affidabile cabina di regia. Perciò, la costruzione del roster è partita dalla coppia di playmaker. David Michineau, il titolare, (intriga parecchio l'asse play-pivot con J. Williams) e Jordan Howard, il sesto uomo, hanno caratteristiche che si sposano perfettamente. Il primo è un distributore automatico di assist, dotato di un'ottima visione di gioco. Invece, il secondo è uno scorer purissimo, capace di spaccare la partita, uscendo dalla panchina (Velička, scansati proprio!).

Il ratto di Parks

Poi, si è verificato lo spartiacque del mercato: il vero e proprio scippo dell'Umana Reyer Venezia del leader emotivo e tecnico, Jordan Parks. Infatti, dopo tre mesi da un (intempestivo!) rinnovo biennale, annunciato in pompa magna, il nativo di Staten Island, New York ha preferito cambiare aria. I partenopei, però, non si sono fatti cogliere impreparati, firmando Elijah Stewart. Quest'ultimo potrebbe essere il vero craque della GeVi Napoli Basket 2022/23. Più tiratore, ma meno difensore (se non sulle linee di passaggio) di Parks. Infine, un parco di italiani utili, anche se non di grido.

Il responso della pre-season

Al netto dei risultati, che contano quanto il due di Coppe quando la briscola è Bastoni, il precampionato ha fornito spunti interessanti. Difatti, la GeVi Napoli Basket sta cercando di completare la transizione da squadra che fondava le proprie fortune offensive su elementi formidabili nell'uno contro uno (McDuffie, Parks, Rich, ecc.) a squadra che difenda forte e corra in campo aperto. In tal senso, sono arrivati cestisti con percentuali più alte da tre e dalla lunetta.

Il giocatore chiave

L'ago della bilancia potrebbe farlo pendere - in un senso o nell'altro - Robert Johnson. L'integrazione del classe '95 nel sistema di gioco è la vera sfida dello staff tecnico. Mettersi in ritmo senza divenire un mangiapalloni quella del 193 cm. L'obiettivo? Una salvezza tranquilla. Tuttavia, l'ultimo innesto, seppur bimestrale, di Dīmītrīs Agravanīs fa sognare quel «posticino nei playoff» tanto agognato da patron Grassi. Con una partenza a razzo... chissà! D'altronde, «never say never, because limits, like fears, are often just an illusion».

Foto di Alfredo De Lise/Ciamillo-Castoria

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